Ranga

Da D&D Campaign.
Ranga
Sesso: Uomo
Razza: Drakari
Classe: Ranger
Anzianità: Sembra migliaia di anni
Ruolo: Giornatore Protagonista
Affiliazioni: ???
Luoghi: Villaggio di Verdeluna

Storia

Dalle riflessioni dell'Ultimo Drago:

Sono un drago, nato in un'epoca lontana, migliaia di anni fa, in un mondo dove solo noi dominavamo l'esistenza, creature gigantesche e immortali che si elevano come montagne. La nostra esistenza consisteva in un ciclo crudele in cui i piccoli deboli o deformi, chamati Drakari, venivano abbandonati, destinati alla solitudine eterna o alla morte. I Drakari infatti erano longevi, ma non immortali. Sono uno di quei rifiutati. Ho lottato per farmi acettare dalla comunità dei draghi, ma la mia presenza è sempre stata solo tollerata a malapena. Crescendo tra di loro, ho atteso il momento giusto per vendicarmi. Durante una notte di duelli rituali, una sorta di festa, ho colto la mia occasione. Sono entrato nella bocca del più potente drago del clan, Zhar'ganthul, esausto dal combattimento e ho raggiunto il suo cuore, divorandolo. Questo avevo intuito essere l'unico modo per ucciderlo. Fuggendo, ho assistito ad un'improvvisa breccia nel cielo, e alla pioggia di fulmini argentei che hanno sterminato e pietrificato i miei simili. Da quel giorno è iniziato il susseguirsi del ciclo giorno-notte, per me è iniziato ciò che imparerò essere il tempo. Rimasto, almeno a mia conoscenza, l'ultima creatura del pianeta, ho vegliato mentre muschio e licheni crescevano, seguiti dalle piante e dalle prime piogge che hanno dato vita agli oceani. Dopo quasi centomila anni, ho incontrato le prime creature, tra cui esseri umanoidi. Durante il mio vagabondare, ho salvato due bambini da lupi feroci, sacrificando il mio braccio per proteggerli. Nonostante la mia ferita, i bambini mi hanno portato nel loro villaggio. Inizialmente, gli adulti alzarono le armi, ma i bambini raccontarono la benevolenza delle mie gesta, e così divenni una sorta di idolo, curato e rispettato. Nel corso del tempo, ho imparato la loro lingua e insegnato loro le mie conoscenze in cambio della loro accoglienza. Uno dei bambini mi ha anche fatto dono di un nome, Ranga, nella comunità dei draghi averne uno è simbolo di grande forza. La mia vita è scivolata tranquilla fino a quando, dopo trecento anni, ho cominciato a udire sussurri notturni. Questi bisbigli sono diventati incessanti, privandomi del sonno. Una notte, dopo altri mille anni, gli spettri di quei sussurri sono emersi, intrappolandomi in una tempesta di manifestazioni spettrali. Ho tentato tutto per scacciarli, ma invano. Correndo via, gli spettri mi inseguivano da ogni direzione, addirittura dal cielo. Inciampando, sono svenuto. Al risveglio, gli spettri erano svaniti, senza farmi alcun male. Tornato al villaggio, lo ho trovato deserto, gli abitanti erano fuggiti per la paura. Ho deciso di affrontare gli spettri, ma, la notte sucessiva, morii trafitto da una misteriosa figura alata, ho percepito la sua voce annunciare, con calma e gentilezza, la mia fine imminente: "Non dovresti essere qui, lasciami rimediare". Gli spettri si sono allontanati e, pietrificandomi, ho chiuso gli occhi per l'ultima volta.

Interazioni Importanti

Ranga incontra tutti gli altri per la prima volta dopo essere uscito dalla sua forma di statua nel Villaggio di Verdeluna e, dopo aver liberato questo dai goblin, gli abitanti lo riconoscono come l'antico eroe del villaggio

Ruolo nel Party

E' un ranger specializzato nel combattimento a distanza ma ha esperienza anche nel combattimento ravvicinato, è un abile navigatore, è sempre all'erta e sa lavorare il legno

Aspetto

E' un Drakari di circa 1.90 m di altezza, ha delle resistenti scaglie nere su tutto il corpo, ha una coda e assomiglia a un drago in miniatura/lucertola gigante.

Carattere

E' solitamente pacato e fa fatica a perdere la calma, fa di tutto per proteggere gli umani e non ha pietà per i goblin o simili. Sembra essere particolarmente impaurito dagli spettri

Poteri Particolari

Usa la balestra