Diario dell'Astrologa

Da D&D Campaign.

I sessione

Nel mezzo del nulla più assoluto, circondato solo da foresta, Susanoo si ritrova in una radura dove, separato da tutto il resto, vede solo un albero molto grande e nota di essere circondato da una strana nebbiolina viola. Trova Marcus e me, chiaramente appena usciti dall'acqua del mare che stavamo navigando.

Non capiamo che origini abbia questo albero, ma Marcus decide di arrampicarsi per cercare un modo per uscire da questa foresta, trovando poco più avanti solo un'area dove gli alberi si diradano, e sembra intravedere un villaggio. Ci avviciniamo e il villaggio sembra abbandonato e lasciato allo stato brado, ma la situazione migliora man mano che ci addentriamo verso quello che supponiamo sia il centro. E' qui che vediamo persone per la prima volta da quando ci siamo svegliati in questo luogo assurdo, ma che sembrano congelate, ferme mentre subiscono un attacco da dei goblin che però, per nostra fortuna sono nella stessa situazione.
Al centro del villaggio notiamo una statua di un umanoide-lucertola in perfette condizioni che sembra essere motivo di culto per le persone del villaggio, con delle offerte sia in monete (ci ho guadagnato dei soldi yey) che in cibo, del quale io e Marcus approfittiamo per mangiare finalmente dopo i giorni passati in mare senza scorte; la statua pare essere l'epicentro di tutto, con gli edifici meglio tenuti e con più segni di vita (relativamente parlando), ma a quanto Susanoo (si definisce un professore, sarà una persona che conosce molte cose quindi) dice che normalmente gli umanoidi-lucertola sono molto più piccoli di questo, che è più alto di me di parecchio. → Poco dopo si risveglia e scopriamo che questo è Ranga , un "drakari" che dice di aver ucciso un drago (mi pare un po' assurdo ma va bene suppongo) e che quindi non ce ne sono più.

Intorno a questa piazza centrale troviamo una taverna che sembra dia segni di vita nonostante la città sia bloccata nel tempo, e il barista che gestisce il locale, Arce, sono abbastanza sicura sia fuori di testa viste le richieste e le abilità che possiede (troppe illusioni, decisamente). Ci rivela che sembra sia stata questa persona ad aver portato me, Marcus e Susanoo ad Hesperia (un altro mondo? seriamente?) che a quanto pare dobbiamo salvare da una minaccia che non sappiamo cosa possa essere, dato che siamo "i migliori fra coloro che sono persi" (non mi pareva necessario come commento, ma okay?)

A noi si aggiunge un inaspettato koboldo, che chiamiamo Cirano, visto che pare non ricordarsi come si chiama (le sue sono le dimensioni di un umanoide-lucertola normale!!)
In tutto ciò Arce ci spiega che l'albero che abbiamo visto quando ci siamo svegliati si chiama Albero dei Mondi e che è grazie ad esso che siamo arrivati nel mondo di Hesperia, nello specifico nel villaggio di Verdeluna, ci assegna questa missione della quale non sappiamo nulla e ci lascia a cercare di rimediare alla situazione dei goblin che si sono risvegliati non appena Arce è scomparso.
Avevamo già ucciso i combattenti nella piazza, ma non gli arcieri nascosti negli alberi e i due goblin nella casa del sindaco, uno di questi aveva un qualche siero che sembrava importante ma purtroppo l'ho disintegrato assieme al suo cadavere (merda, sarebbe stato utile sapere che cos'era), intanto Marcus entra nella locanda che ora è in fiamme e salva il sindaco e sua nipote.
Dopo che abbiamo eliminato tutti i nemici, il sindaco (più per nome che per responsabilità) Edmondo Fogliafine ci indica la possibilità di trovare più informazioni ad Anchor's Reach, altra città dell'Impero dell'Alba nel quale siamo finiti che gentilmente Edmondo ci spiega essere stato devastato da una guerra civile portata avanti da Schwarzkron l'Usurpatore che governa l'Impero dell'Alba da 3 o 4 anni a questa parte. Edmondo ci informa tra l'altro della possibilità di arrivare ad Anchor's Reach tramite l'esattore delle tasse che deve arrivare di lì a breve, e decidiamo di aiutare Verdeluna a gestire una volta per tutte il suo problema con i goblin mentre attendiamo il suo arrivo. L'attacco alla caverna di comando dei goblin si rivela sorprendentemente fulmineo anche per noi, data la presenza di un solo goblin, troppo pigro e fuori forma per attaccare il villaggio. Per questo, riusciamo a sistemare il problema per Edmondo Fogliafine e possiamo permettere che gli abitanti rimasti possano riavere i propri effetti personali.
Quando Elurin Legnoantico arriva nel villaggio dobbiamo tentare di trovare un modo per farci accompagnare fino ad Anchor's Reach, ma a quanto pare abbiamo solo delle pessime idee, che non aiutano il carattere dell'esattore, già con la puzza sotto il naso di suo. → Cirano ha l'idea terribile di farlo scoppiare a ridere (credo forzatamente, non sembra il tipo) e da lì tutto va a rotoli, perché ci ritroviamo con quello che chiaramente è un elfo potente, dato che gira solo, con molti soldi in tasca visto il suo impiego, legato e caricato di peso sul suo carro, che prendiamo per dirigerci verso questa nuova città in speranza di trovare informazioni su come salvare questo mondo, ma almeno possiamo considerare come una vittoria il fatto di aver aiutato Verdeluna, quindi forse non è proprio tutto così male...

II sessione

Non appena usciamo dalla foresta che circonda Verdeluna siamo in una brughiera dall'erba abbastanza alta, e dobbiamo capire cosa fare con Elurin Legnoantico che è ancora legato. Cerchiamo di capire quali siano le sue intenzioni (non senza minacce, soprattutto da parte di Marcus che propone di abbandonarlo senza ritegno, sperando che il problema si risolva da solo). Dopo una serie di domande, decidiamo di poterci fidare di lui, anche dopo la sua proposta di portarci fino ad Anchor's Reach e non consegnarci alle autorità.

Al che Ciro decide di porgli una serie di domande sulla città in cui stiamo andando, nella speranza di capire quali potrebbero essere le possibili direzioni nelle quali potremmo andare per trovare informazioni. → fra le informazioni che scopriamo, Elurin rivela che non ci sono più nobili a seguito della guerra civile, e che quindi lui è uno dei pochi meglio abbienti di Anchor's Reach. Il viaggio verso Anchor's Reach dura due giorni circa, nei quali Ciro continua a cercare di ottenere informazioni da Elurin Legnoantico, ma l'uomo dopo poco si stanca di rispondere.
Pur di ottenere altre informazioni Ciro tenta di minacciarlo con un pugnale illusorio, ma questo si spaventa e il carro si rovescia con me, Ranga e Marcus al suo interno; per fortuna non ci facciamo troppo male e il carro è ancora integro quindi lo tiriamo su velocemente e ci prepariamo per ripartire. Mentre ci rimettiamo in viaggio Ciro tenta di convincere Elurin che non c'era mai stato nessun pugnale e che la stanchezza doveva avergli giocato brutti scherzi, questo non ci casca ma fa finta di niente, (penso voglia solo arrivare il più velocemente possibile a destinazione pur di non rivederci mai più e non credo che abbia tutti i torti).
Alle porte della città vediamo un carro di legno che sembra essere uscito fuori strada e ha due ruote completamente distrutte, quindi decidiamo di affiancarlo e vedere se possiamo dare una mano. Il proprietario è l'erborista Garrick Grantorre, vestito di rosso con un cappello un po' vistoso che dice di venire dai territori a Sud-Est, che scopriamo quindi essere nominati Sacro Dominio, nella speranza di acquisire le conoscenze dell'Impero dell'Alba sulle piante locali. Marcus gli chiede se può analizzare una pianta sconosciuta ma lui dice di non averla mai vista, a me invece sembra di aver già letto qualcosa di simile (dovrò ricordarmi di chiedergli di cosa si tratta) Mentre Garrick Grantorre è distratto, Ciro ne approfitta per entrare nel carro dell'erborista e rubare due piante di Aloe Vera, che mi passa di nascosto. Io e Susanoo cerchiamo di aiutare Ranga a riparare le ruote del suo carro con Mending, mentre Ranga abilmente manipola il legno delle ruote per stabilizzare il tutto.

Con i due carri quindi entriamo in città, dove non facciamo a tempo a fermarci che Ciro ha già tentato di derubare un uomo, fingendosi una bambina e quindi sciogliendo il suo cuore. Elurin Legnoantico ci scarica davanti ad una fatiscente locanda, della quale dice di conoscere il proprietario Gideon Cornobirra. → la locanda già dal nome non sembra il posto più accogliente del mondo (Locanda all'Orsaccio), e io e Susanoo decidiamo dopo poco di uscire e cercare un altro posto dove stare, anche perché a quanto pare, l'armatura di Susanoo non sembra bene accetta.

Nel frattempo, Ciro ha seguito il carro di Elurin Legnoantico fino a casa sua, in combutta con Susanoo (o almeno pare esserci dell'intesa fra i due, visto che Susanoo lancia senza ritegno Ciro verso il carro); e pare riuscire ad individuare la casa dell'esattore senza difficoltà, tornando indietro giusto in tempo per farsi lanciare da Susanoo un'altra volta verso la finestrella del sottotetto della locanda con l'intenzione di disseminare il caos nella taverna. All'interno però, Marcus e Ranga decidono di fermarsi a bere qualcosa con Garrick Grantorre che si vede in difficoltà a rifiutare nonostante l'atmosfera del postaccio. → Ranga sembra essere un ottimo intimidatore, data la stazza possente e l'ombra del luogo che gli permettono di sembrare ancora più misterioso e inquietante del solito per coloro che non sono abituati a vedere un drakar come lui (Non che riescano a vederlo in faccia dato che si è messo addosso un telo, altrimenti probabilmente scapperebbero tutti).
Dopo un drink pessimo e particolarmente alcolico, Marcus nel proprio elemento nella locanda fatiscente decide di giocare ai dadi con alcuni uomini che vanno alla taverna regolarmente, e, sempre grazie alla stazza di Ranga , riesce a notare un broglio da parte di uno dei due uomini, e fargli pagare le conseguenze. → Allo stesso momento Ciro si è intrufolato furtivamente nelle camere vuote del piano superiore, rubando una lastra d'oro nascosta all'interno di un libro e derubando due ospiti creando caos causando un incendio controllato (del quale perderà il controllo a fine serata) che porterà alla distruzione della locanda giusto in tempo per venire tutti e tre raccattati da me e Susanoo per andare in una locanda molto più tranquilla e ben gestita in un altro quartiere (e soprattutto piena di guardie). Prima di dormire mi ricordo delle piante di Aloe Vera che ho nella borsa, e che uso per fare due pozioni curative, non saranno il massimo, ma almeno possono tornarci utili.

La mattina seguente ci dividiamo, e io e Ranga ci dirigiamo verso la zona di mercato della città, nella speranza di trovare un carro con il quale dirigerci alla capitale. Nella nostra ricerca ci imbattiamo nell'Emporio Luminosa gestito dall'appariscente Elon dei Lucenti uomo che dice di fare tutto "al giusto prezzo". (il giusto prezzo per un carro a quanto pare è ridicolo, perché nessuno ha 100 monete d'oro? o almeno, noi sicuro non le abbiamo) Dati i nostri problemi finanziari non possiamo permetterci molto se non una mappa senza alcuna indicazione, perché anche le informazioni hanno un prezzo (ovviamente...).

Nel frattempo, Susanoo e Marcus visitano Elurin Legnoantico a casa sua, con l'idea anche loro di ottenere in qualche modo un passaggio o un carro per la capitale, e l'esattore, nonostante la sua voglia infinita di lasciarsi la compagnia alle spalle dice di avere un credito nei confronti di qualcuno che potrebbe aiutarci. A sua insaputa però, Ciro si intrufola al piano superiore della casa, alla ricerca di "fondi" per il nostro carro. Tra gli oggetti che ruba, oltre ad un sacchetto di monete d'oro di tasse, ottiene anche una spada bastarda probabilmente da cerimonia. Nella sua avventura chiede l'aiuto di un passante, che purtroppo non è molto intelligente, e che quindi ruba l'intera cassa d'oro contenente le tasse della provincia (non credo che finirà bene per lui)
Mentre vado in esplorazione nel centro della città, trovo in quella che penso sia la piazza principale una statua dedicata ad una dea, e chiedendo in giro scopro che la dea è Hestia, divinità della vita che rappresenta il culto principale nella regione dell'Impero dell'Alba. Ranga invece decide di andare dal fabbro Raghnar Thunderforge, dove acquista punte di frecce per sè e per Ciro.
Dopo poco il resto della compagnia ci incontra e tutti insieme usciamo dalla città verso i campi che la circondano, ed Elurin Legnoantico ci accompagna dal suo debitore Finnegan Lightfoot, che potrebbe avere un carro per noi; sfortunatamente però, il carro è quello che usa per portare i propri prodotti in città, e quindi ci sembra giusto pagargli almeno una parte dei fondi per prenderne uno nuovo. In sua compagnia scopriamo alcune informazioni in più sulla storia di Hesperia, e in particolare della guerra civile: Finnegan racconta di vivere ad Anchor's Reach perché è un disertore, e il suo debito è legato a questo. Infatti, era stato reclutato per far parte della "Armata Popolare" che si scontrò contro le forze dell'Usurpatore nella Battaglia di High Irongard. Nonostante lo scarso addestramento del battaglione al quale faceva parte, una volta giunto davanti ai Cancelli di High Irongard, lungo il Passo di Trevia, l'area che separa la zona occidentale da quella orientale dell'impero, visti i numeri incredibili di persone (Finnegan parla di più di centomila persone a difendere i cancelli), il morale delle truppe era alto, e forse anche spavaldo da un certo punto di vista. La battaglia però prese una pessima svolta fin da subito, con arcieri che scagliarono dardi infuocati alle truppe, mentre un esercito proveniente da est cominciò il massacro. Finnegan Lightfoot racconta di non essere mai arrivato in prima linea, e aver perciò disertato, effettivamente scappando dal campo di battaglia (non credo di poterlo biasimare in questo caso, sembra davvero un ricordo doloroso, che ricorda vagamente quello degli anziani di casa...) → fra i ricordi Finnegan menziona che il simbolo delle truppe dell'Usurpatore avevano una rosa rossa dipinta sull'armatura, che ricorda a me e Susanoo il simbolo che avevamo notato sulle armature dei soldati nella locanda dove avevamo dormito.

Una volta ottenuto il carro di Finnegan ci redirigiamo verso la città per comprare la posizione della capitale da Elon dei Lucenti così che da lì io possa posizionare anche Verdeluna ed Anchor's Reach, in cambio di un piccolo "aiuto" con l'esattore di tipo pirotecnico, inoltre visitiamo ancora il fabbro Raghnar Thunderforge il quale decide di scambiare una pentola per cucinare con la possibilità di avere notizie sui rifornimenti di un materiale particolare "titanio" → Susanoo ci spiega che è un materiale molto leggero che viene usato nella sua terra di origine per fare armature, e anche la sua pare sia fatta dello stesso materiale. (devo ricordarmi di chiedergli da dove viene, magari potrei usare quella pentola per fare da mangiare per tutti e potremmo condividere storie, anche se avere due membri della compagnia senza ricordi potrebbe essere un po' scoraggiante per coloro che possono condividere parti della loro vita, ma almeno so che potrei vedere un sorriso sul viso cupo di Susanoo , è decisamente troppo burbero al momento, si diverte solo a lanciare Ciro in giro).

Una volta finito dal fabbro, ci dirigiamo con abbastanza fretta verso l'uscita della città (Elurin Legnoantico potrebbe arrivare a casa da un momento all'altro, e passeremmo molti guai), ma siamo tutti troppo curiosi e decidiamo di passare per la Baia Terrestre, vedendo un uomo impiccato sulla strada, che Ciro riconosce (l'uomo che lo ha aiutato la mattina a derubare l'esattore?) ma fa finta di niente. Alla baia un uomo burbero ci sconsiglia di addentrarci per via della presenza di alcuni "spiriti" (a me sembra più un incentivo, ma forse in questo mondo non è molto ben vista come cosa?) Marcus per fortuna ha la mia stessa idea, e quindi ci addentriamo nella baia ed effettivamente Marcus , dopo essersi arrampicato con agilità sull'albero maestro più alto che trova, nota del movimento e cerca di indicarci la direzione dalla quale viene. Le voci cercano di scoraggiarci, sembrando lontane e riechegiando nell'aria, non vogliono farsi vedere nemmeno dopo un tentativo di parlay di Marcus (è sempre interessante vedere come certi termini siano universali, anche attraverso mondi diversi).
Dopo i continui rifiuti di mostrarsi, veniamo attaccati da dei dardi infuocati che escono dai boccaporti di una delle navi, mentre Susanoo nota delle flebili presenze magiche con Detect Magic, oltre che notare una forte magia provenire da una macchia nera sulla mano destra di Marcus, io invece prendo la via più diretta, (quella che agli anziani non è mai andata a genio...) e con un Guiding Bolt mirato al boccaporto dal quale sono stati sparati i dardi riesco a guadagnare un'udienza con questi "spiriti": uomini e donne dai vestiti sgualciti ma con intricati ricami sulle maniche che sembrano di una filigrana costosa, persone vive, che si nascondono. Conosciamo gli Esuli della Baia, principalmente della famiglia Casata del Cardo. Il loro capo famiglia Rowan Hoptender ci da' un minimo di contesto al motivo per cui sono lì: dopo la guerra civile tutti i nobili sono stati presi ed eliminati dall'Usurpatore, loro stanno quindi nascondendosi dalle persecuzioni, anche grazie al signore all'ingresso della baia che racconta della presenza di questi spiriti come deterrente.
Siamo nell'anno 39 del Calendario Imperiale, pratica che normalmente vedeva il reset con l'incoronazione del nuovo imperatore, che però l'Usurpatore ha mantenuto seguendo quindi la calendarizzazione del suo predecessore, Rowan Hoptender ci spiega inoltre che ci troviamo nell'Impero dell'Alba Occidentale, separato dalla sua controparte Orientale dai Cancelli di High Irongard. Storicamente, le due aree dell'Impero vengono regnate dall'Imperatore a ovest, e la Regina sua consorte ad est, pare però che l'Usurpatore venga da est, ed abbia senza l'aiuto di nobili conquistato prima le regioni ad est, e poi dal Passo di Trevia anche la capitale, Astrion. Sotto l'imperatore precedente l'Impero era una terra fiorente e molto ricca, che era riuscita a guadagnare territori a sud-est grazie alla diplomazia con il Sacro Dominio, e conquistato territori a nord dai Territori degli Elfi come la città di Radicanto (gli occhi del capo famiglia si velano mentre ricorda, e suggerisce, forse troppo speranzoso, che ci sia una possibilità che il vecchio Imperatore sia ancora vivo, nascosto da qualche parte, a me viene da pensare che anche la Regina debba essere sparita da qualche parte, forse sono io che non ho capito perché non sia stata menzionata). → l'altra opzione per raggiungere i territori Orientali è tramite le Terre dei Traditori, terre dove si nascondono moltitudini di uomini e non solo, sfruttando le zone montuose, al quale nome, però, Cirano pare ricordare qualcosa (che lo porta a cadere in paranoie dopo due secondi, grazie Cirano). I luoghi più probabili nei quali potremmo trovare informazioni rimangono Astrion la capitale, e Baldur's Gate la città libera, e anche se la prima è la più pericolosa fra le due, è anche la più vicina. (cerchiamo di segnare più posti possibili sulla mappa vuota che abbiamo, giusto per sicurezza).
Sempre perso nei suoi pensieri, Rowan Hoptender ci parla della famiglia che servivano i Casata del Cardo, il Quarto Raggio del Sole Nero, che è stata però sterminata a seguito della guerra civile. Vista la ricchezza di informazioni, gli chiediamo se riconosce la provenienza della spada che Ciro ha rubato ad Elurin Legnoantico e per quanto confermiamo che quest'ultimo sia un grande stronzo, scopriamo che la spada apparteneva alla famiglia dei Casata della Lavanda, e che l'esattore non dovrebbe averla. Inoltre ci dice che il valore dovrebbe essere quello di 80 monete d'oro, ma potrebbe essere pericoloso venderla a una persona qualunque, data la sua presunta distruzione. → Giusto per non lasciare molto al caso, chiediamo anche delle religioni praticate nell'Impero dell'Alba e oltre a parlarci di Hestia, nomina anche suo fratello Caven, divinità della morte e delle tempeste, che si rivela essere anche il dio venerato da Susanoo (interessante, dovrei chiedergli che dominio segue, potrebbe essere parte di alcune divinità sconosciute che sono state inglobate da altre ad Avalir...). Inoltre, Marcus fa vedere la macchia nero inchiostro che ha sulla mano anche agli Esuli della Baia, ma non sanno cosa possa essere, grazie alle stelle però mi assicuro che non sia nulla di grave, o almeno non dovrebbe ferirlo a lungo termine. → Prima di salutarci consigliamo agli Esuli della Baia di spostarsi a Verdeluna, potrebbe essere un ottimo luogo per loro per ricominciare da zero, e ora alla volta della capitale...

III Sessione

Il viaggio verso la capitale si rivela interessante, più che altro per colpa di Ciro, che decide di causare caos ogni chilometro. La situazione peggiore però si rivela essere quando Ciro nota delle autobotti sulla strada che stanno andando nella stessa nostra direzione, con un simbolo particolare che supponiamo sia quello dell’azienda di provenienza; il koboldo decide quindi di superare i carri e bloccargli la strada, facendo effettivamente distruggere una delle autobotti e ferendo uno dei quattro autisti, effettivamente rompendogli la gamba. Marcus sfrutta l’occasione per cercare di interpretare il contenuto delle botti: del vino molto pregiato; Marcus cerca di approfittarne per riempirsi la borraccia, mentre Ciro si nasconde sotto uno dei carri, il che porta ad una serie di intimazioni che portano almeno alla possibilità che io riesca a sistemare la gamba del povero autista, e una possibilità di avere un passaggio più serio verso l’interno della capitale.

Quando ci fermiamo per riposare la notte, chiediamo agli autisti di spiegarci un po’ delle motivazioni per il loro viaggio, e ci raccontano che il vino pregiato viene da Baldur's Gate, e lo stanno portando alla capitale per richiesta del signor Thaddeus Prospero, un mercante molto abbiente della città, per un banchetto che si svolgerà a palazzo di lì a pochi giorni. Mentre dormiamo però, gli autisti cercano di scappare (lamentando il bisogno di lavorare, e che non consegnare è l’equivalente di morire, anche visto il fatto che non consegneranno tutta la merce promessa. Mi sembra giusto un po’ eccessiva come considerazione, non si può vivere così male il fallimento di una singola consegna).
Li raggiungiamo con fin troppa facilità, visto che stavano comunque abbandonando uno dei loro compagni con noi, data la gamba rotta del tipo (non sono questo medico così capace, me la cavo ma non riuscirei mai a riparare la gamba di qualcuno in un attimo). Raggiungerli purtroppo causa la rottura di un altro carro, il che ci fa venire un’idea: diamo dei soldi a questi autisti così che possano scappare (e andare a Verdeluna, la battuta si scrive da sola), e noi diciamo di aver recuperato queste autobotti da dei briganti, così da sembrare ancora più coraggiosi — e forse trovare un impiego — agli occhi dei vari ricchi di Astrion.

La mattina successiva, Ciro pensa che, dato che abbiamo lasciato il nostro carro agli autisti per arrivare a Verdeluna, possiamo vendere il vino di una delle due botti rimaste, e così riusciamo a racimolare in una giornata 99 monete d’oro (non credo basteranno, ma ci spero lo stesso). Dopo di ciò quindi, riprendiamo il viaggio, e arriviamo finalmente alla città di Astrion: una città sviluppata su una collina con una cinta muraria tutto attorno, e una lunga coda di carri in fila che attendono di ricevere accesso alla capitale. Marcus ha un’ottima idea, dicendo di essere il responsabile per questo rifornimento per il signor Prospero, e perciò sfrutta lo status del cliente per passare in una fila più breve. Soprattutto, in questa coda non richiedono i documenti, quindi ci risparmiamo almeno una delle bugie che avremmo dovuto dire altrimenti.

La città, appena entriamo, è una vera e propria botta di vita rispetto alle due città che abbiamo visto su questo continente (mondo? Non sono più sicura a questo punto). Inoltre, sembra sia stata costruita tutta nello stesso periodo, con gli stessi elementi architettonici che si ripetono, chiamando solo al benestare dei cittadini con più o meno dettagli e decori, e il livello di manutenzione che cala leggermente verso le mura rispetto al centro (mi viene da pensare che quindi, una volta presa la città in seguito alla guerra civile, questa sia stata rasa al suolo, perché quattro anni non sono abbastanza per riparare macerie, ma sono abbastanza per partire da zero, specie se almeno qualcuno in questo mondo ha magia in qualche modo, anche se al momento non pare questo sia il caso).
La nostra fortuna è che non siamo soli, ma entriamo a far parte di una carovana di altre autobotti che riportano il nostro stesso simbolo verso una villa della città: quella di Thaddeus Prospero. Alla villa, la colpa della mancanza delle altre autobotti non ricade su di noi, ma sul povero disgraziato all’inizio della coda, come se avesse potuto saperlo (inizio a pensare che la gente in questo mondo sia particolarmente restia ad aiutarsi, e che la gerarchia sia molto rigida). Ci dirigiamo quindi con l’autobotte verso le varie taverne, ma facendo il giro torniamo al punto di partenza, e il signore che ci ha indicato la via quindi, molto confuso, ci dice di andare al palazzo reale.

Sulla strada verso il palazzo vediamo una serie di volantini per terra, e Ciro velocemente ne raccoglie una, me la passa e io velocemente la metto in borsa. Il volantino dice: “Ricercatori di avventure! Ignorate le vostre paure, Battetevi con coraggio, Esplorate attentamente il miraggio. Liberatevi dai legami con onore, Lasciatevi guidare dal vostro amore. Afferrate il vostro destino, Trovate rifugio all’ombra del Fiordaliso, Il fuoco dell’ardore lì brucia ancora vivo.” Notiamo anche che alcuni soldati stanno cercando di limitare la circolazione di questi volantini, che ci porta a nascondere quello che abbiamo raccolto (una cosa sono sicura di aver imparato: se qualcuno non vuole che tu legga qualcosa, probabilmente dovresti assolutamente leggerla).

Al palazzo, a quanto sembra, siamo attesi nonostante la confusione di tutti i soldati e le guardie presenti. Ci accompagnano dunque attraverso una serie di scaloni e saloni, finchè non raggiungiamo una sala a doppio soffitto rivestita in materiali preziosi, al cui centro si vede un trono ( Susanoo sembra riconoscerlo, ma non ha ancora detto nulla a riguardo) e due figure, un cavaliere con l’armatura quasi interamente decorata da una rosa, il simbolo che a questo punto supponiamo sia quello dell’Imperatore, e un altro giovane uomo seduto ad una scrivania in disparte, che rimugina su alcune carte. Il cavaliere si chiama Cornelius Crane, primo cavaliere dell’impero, un uomo giovane forse sulla trentina che ci dice che siamo al cospetto dell’Imperatore Sigfried von Schwarzkron, l’uomo seduto alla scrivania, e perciò dovremmo inchinarci. L’Imperatore dalla scrivania sembra apprezzare ma non in modo molto convinto la riverenza, e ci chiede se sappiamo il motivo per cui siamo richiesti in sua presenza: no, e anche se avessimo una risposta per la quale siamo qui, non ci crederebbe in quanto siamo un gruppo, per quanto ne sa lui, di fuorilegge senza documenti che attestano la nostra esistenza. Menziona quindi che Elurin Legnoantico, il bastardo, ha mandato una lettera nella quale attesta tutta una serie di malefatte a causa nostra nella città di Anchor's Reach alle quali crede ma non sembrano interessargli più di tanto, menzionando come l’esattore sia un uomo in cerca di potere, che però l’Imperatore non sembra voler concedere.
L’unico motivo per cui siamo qui, a quanto pare, è che siamo solo un gruppo di strambi, fra le mie versioni mutevoli, l’armatura di Susanoo in titanio (materiale che a questo punto è ridicolmente importante, visto che lo menzionano tutti), ed un uomo discendente dai draghi “Qualunque cosa essi fossero”. Non menzionano nulla su Marcus e Ciro, forse perché un umano e un koboldo sono più normali in questo mondo, visto anche la mancanza di magie che abbiamo visto (una società particolarmente blanda mi viene da pensare, se la maggior parte degli abitanti non conosce l’euforica sensazione di sentire magia nelle proprie vene da una fonte o l’altra). L’udienza è terminata, facendola sentire come una grandissima perdita di tempo, che mi fa pensare solo che forse almeno Ciro possa recuperare dei materiali costosi per alcuni incantesimi, ma sfortunatamente le guardie ci stanno addosso e si rifiutano di lasciarci anche solo respirare un momento di troppo a palazzo.

Una volta in strada leggiamo il volantino, e qui capiamo che forse, forse, una ribellione al trono si sta formando, sotto la famiglia dei Fiordaliso, che è quindi imperativo trovare informazioni su chi sono e dove si trovano. Per questo ci dividiamo, ognuno nei propri ambienti, e quindi Marcus riesce a trovare che il nome della taverna gestita dai Fiordaliso ha cambiato nome, e ora si chiama Locanda Al Ratto (decisamente il nome più sfortunato di tutte le locande che abbiamo sentito, forse solo la Locanda all’Orsaccio è pari). Ranga cerca un fabbro, per avere notizie sul titanio, dove gli dicono che a Baldur's Gate non hanno problemi di rifornimenti, ma da Frosthelm la gente si rifiuta, facendola sembrare una miniera maledetta quasi dal catastrofismo nella voce dei fornitori. Susanoo e Ciro cercano, invece, un Emporio dei Lucenti, trovando Shun dei Lucenti e chiedendogli se, in qualche modo, si può avere accesso a quel banchetto. L’unica opzione sarebbe chiedere alla Matriarca e vedere se lei, avendo ricevuto l’unico invito per la famiglia, può farci entrare.

Io cerco informazioni in un modo più accademico, (le persone non sono mai state il mio forte) trovando la Biblioteca Meridiana, dove i tomi disponibili cambiano in base all’ora del giorno in base alla loro posizione sugli scaffali. Alla persona che gestisce la biblioteca chiedo se hanno tomi sulla storia dell’impero, se hanno atlanti e libri sulla geologia dell’Impero dell'Alba. Su questi ultimi due trovo che l’unica miniera di titanio è a Frosthelm, ma questo materiale viene dato solo ai più abbienti, quindi è improbabile trovarne molto in giro. Per sicurezza però, aggiungo la posizione alla mappa. Sulla storia dell’impero scopro molte più informazioni:
L’impero fu fondato dopo la cosiddetta “Tempesta Eterna” dal primo imperatore Maximilianus Goldcrest, che riunì sotto la stessa corona i territori d’occidente, difese Baldur's Gate dal Sacro Dominio, utilizzando il fiume Baldur come nuovo confine, ed istituendo l’effettivo stato della città come città libera. Il suo successore, Vorax Goldcrest riunì i territori d’oriente e li annesse a quelli del padre, ma fu un regnante sanguinario, che morì in battaglia mentre era in guerra con tutti i territori confinanti e mandando quindi l’impero in bancarotta. Per sistemare la questione, otto famiglie fra le più potenti si riunirono sotto gli “Otto Raggi del Sole Nero”, che a turno sceglievano uno dei capi famiglia come regnante dell’impero. Ognuna di queste famiglie che governavano le province dell’impero, aveva una serie di casate militari, le casate i cui nomi sono varietà di fiori. Da lì leggo che i Fiordaliso servivano la famiglia del Secondo Raggio, i Lavanda erano sotto il Settimo, e fra le varie famiglie, per qualche motivo, nessun imperatore fu mai appartenuto alla famiglia del Secondo e del Quarto Raggio. La storia dopo la crisi lasciata da Vorax Goldcrest fu sanata da Aurelio del Primo Raggio, che riuscì a sanare le casse imperiali, e dividendo le due macro aree dell’impero, stabilendo il Passo di Trevia come territorio neutro, ma continuando, fino ad ora, i conflitti con gli elfi. L’imperatore prima dell’Usurpato, sul quale le informazioni sono state eliminate, faceva parte del Settimo Raggio.

Uscita dalla Biblioteca e piena di informazioni, mi ricongiungo agli altri e ci dirigiamo verso la Locanda dei Fiordaliso, ma non facciamo in tempo ad arrivare che un convoglio, chiaramente sconfitto, entra in città. I soldati, pochi e feriti non portano alcun simbolo di rose, associate all’Imperatore usurpatore, e dicono ad una donna in lacrime che attendeva notizie, che la città di Radicanto è ufficialmente caduta.

IV Sessione

Susanoo Ciro Io Ranga Marcus

meeting at the locanda del ratto, stealth is not easy but we encounter a resistance, and the naive Isadora Mirabel Castellano tells us she needs help,,, goes on a tirade and we're conflicted, because she's basically wanting the throne at the expense of the populace, which would be expected to fight against very strong people from the Armata della Rosa. they have access to the banquet tho, so we could use that as a possibility to maybe do our own bidding, pretending to be doing something else. we however need some way to get access to the banquet, on our own it's impossible (it would only be for me, the others would be going as guards, therefore we need the Matriarca dei Lucenti to help us, or someone else rich enough to be invited - it's not many people - and then decide whether we poison or not the emperor, or if we do but we save him, or if we let it run its course (we probably won't). susanoo is a little bitch tho because he runs away before we can come to a decision together, and he also seems to understand more about the situation as we do, so it would be nice if he could be there with us. ciro follows him and together they conjure a plan to obtain an audience with the emperor, 7 days from now, and getting a chariot in the mean time, as well as a possible land to own. this is all obtained through the revealing of information about the resistance (somehow pinning it on Elurin Legnoantico i doubt he's vibing at the moment, and the Casata del Cardo, which we hope has moved from where they were before, so as not to kill an entire family). in the mean time we try to strategise, and Marcus is not too sure about how to proceed, since he thinks we should kidnap the emperor for ourselves, since we don't have any form of leverage, and Ranga instead just wants to limit the bloodshed as much as possible.

in the evening when we all reconvene at the Locanda al Ratto we also try to play a game of questions, (provided by Isadora Mirabel Castellano, seeing her in common clothes is weird) revealing a lot of things about susanoo and ranga, but not necessarily about the others, we just know a little more, so maybe working together will be easier.

Il convoglio si disperde facilmente, e tutto attorno a noi il sentimento che si percepisce è di disprezzo per Schwarzkron, tanto che pure i tentativi di Ciro di aizzare la folla sono abbastanza inutili, perché la gente, per quanto contrariata, è anche molto stanca. La Locanda al Ratto si trova ai confini della città, addossata alle mura, nonostante ciò è ben tenuta, e notiamo che i davanzali sotto le finestre sono decorati con dei fiordalisi. All’interno la taverna è abbastanza anonima: palchetti, un bancone, poca gente e ancora meno guardie. Il nano al bancone è tranquillo, spigoloso, con un naso importante, e non molto intento alla conversazione. Decidiamo di mostrargli il volantino, ma a questo non dà nessun segno di riconoscimento, il che è positivo, visto che avrebbe potuto allertare delle guardie di un possibile tentativo di rivolta. Grazie a Susanoo però, riusciamo a convincerlo a parlare, ma dobbiamo esporre la Spada Cerimoniale dei Lavanda perché ci creda, e la reazione è paranoica. Nonostante questo, ci fa aggirare il bancone e scendiamo nei sotterranei della taverna.

La stanza alla fine delle scale è in pietra, ampia, con lanterne che illuminano i muri. Al centro si vede un tavolo al quale sono sedute circa una dozzina di persone, di varie età, generi e specie. Fra tutti spicca una giovane in particolare, con degli abiti ben ricamati con intrecci d’oro. La giovane avrà vent’anni circa, e mentre le spieghiamo come siamo giunti lì, il viso si indurisce ed è chiaro che non ci crede, eppure alla menzione di Rowan Hoptender del Cardo le fa cambiare idea. Si chiama Isadora Mirabel Castellano, ed è l’ultima superstite della famiglia del Quarto Raggio. Lei e i del Cardo avevano inscenato la sua morte per proteggerla, ma dopo i del Cardo sono scappati, e lei è rimasta sola (eh, nulla di grave, la gente si perde e si reinventa di continuo).
Isadora spiega che vuole sfruttare l’occasione del banchetto organizzato di qui a breve per riprendere il trono dell’impero, senza però uccidere l’Imperatore. Pare volerlo solo paralizzare per ottenere un tentativo di negoziazione con l’Armata della Rosa, poiché convinta, (secondo Susanoo ingenuamente) che il resto dell’esercito, nonostante stanco e costantemente mandato a combattere battaglie che è destinato a perdere per indebolirlo, combatterà al suo fianco, o almeno renderà l’assedio alla capitale più a suo favore. Alla proposta, Susanoo esce impetuoso, come infastidito dalla proposta, e anche se provo a raggiungerlo, non mi è possibile, ma Ciro mi segue, e arrampicandosi sui tetti, riesce a seguirlo fino a palazzo, dove i due, a quanto pare, riescono ad ottenere un’udienza con Cornelius Crane, menzionando timore per l’incolumità dell’Imperatore.

Nel frattempo, io, Marcus e Ranga cerchiamo di capire quali sono le nostre opzioni, soprattutto visto che non abbiamo nessuna forma di benevolenza per nessuna delle due fazioni (e mi sorge il dubbio che il banchetto sia un diversivo per entrambe le fazioni in ogni caso). Siamo in ogni caso tutti dell’idea di cercare di mantenere le nostre opzioni il più aperte possibile, perché sembra che a nessuno interessi più di tanto da quale parte l’ago della bilancia tenda, almeno finché la popolazione non soffre.

Fra le cose che scopriamo facendo domande sia a Isadora che a Susanoo, ci viene raccontato il mito della creazione di questo mondo: si narra che un tempo l’universo fosse governato da tre divinità, che però lo rendevano un ambiente instabile. Queste erano Caleido, Fracto, e Torùn, rispettivamente Tempo, Spazio, e Vuoto. Isadora menziona come ancora oggi, nonostante le divinità non siano più le stesse, alcuni frangenti del Culto del Vuoto si siano raggruppati, e questo potrebbe essere uno dei sogni espansionistici dell’Imperatore, che manda però solo le unità del vecchio esercito a combattere nelle zone di confine con il Territorio degli Elfi. Per arrivare alle divinità venerate oggi, Isadora spiega che Caleido e Fracto, in costante conflitto con il Vuoto, decidono di formare un’alleanza, e prima di riposare per il resto dell’esistenza, donano l’universo a due mortali scelti: Gracia e Lumhe, Luna e Sole che creano il ciclo giorno notte, fra le altre cose. Per arrivare alle “nostre” divinità, c’è un altro passaggio, Sole e Luna cedono l’universo ai due fratelli Hestia e Caven, due elfi. I due dei rappresentano Spiriti e Fulmini.

La sera, quando finalmente torniamo tutti insieme, Susanoo e Ciro ci raccontano la cazzata che hanno combinato al palazzo reale, esponendo la resistenza e in qualche modo addossandola completamente ad Elurin Legnoantico, e quindi ottenendo un’udienza con l’Imperatorea sette giorni dal banchetto. Speravano di poter ottenere degli inviti per l’evento, parlando dell’incolumità dell’Imperatore, ma a quanto sembra, l’evento è la formalità che serve ad investire i nuovi potenti dell'Impero, quindi non possiamo assolutamente essere presenti. Ma se salveremo la vita di Schwarzkron, forse potremmo diventarlo dopo?